Carla e Guido Ucelli di Nemi


3.1 - Sangiusto Fabbrica d'Automobili S. A.
Cronologia: 1921 - 1963
Livello:  sottoserie
Consistenza: 
28  buste 
Ambiti e contenuto: La serie contiene la documentazione relativa all'attività della Fabbrica Automobili San Giusto che progetta e produce l'omonima vettura. Costituita il 21 gennaio 1924, la Sangiusto Fabbrica Automobili S. A. aveva la sede a Trieste, lo stabilimento e la direzione a Milano, in via Bersenaglio 28. Del Consiglio di amministrazione facevano parte il progettista ingegnere Cesare Beltrami e l'ingegnere Guido Ucelli. L'iniziativa della Sangiusto è importante per le soluzioni strutturali che già nel 1923 (e cioè nel pieno periodo dei cyclecar) prefiguravano l'utilitaria moderna. Il telaio a trave centrale, in lamiera scatolata e alleggerita con finestre circolari, disponeva di sospensioni indipendenti a balestre trasversali e di freni sulle quattro ruote. Il motore a quattro cilindri in linea era raffreddato ad aria mediante un turboventilatore: con una cilindrata di cm3 748 (mm 52x88) erogava una potenza massima di 18 cv a 2.200 giri/min. La sua collocazione posteriore centrale (cioè davanti l'assiale) riduceva notevolmente lo spazio per l'abitacolo facendo della San Giusto una vetturetta che, in qualsiasi versione, avrebbe avuto due soli posti. I primi esemplari furono presentati al Salone dell'automobile di Milano del 1924: facevano parte di una pre-serie di vetture, dodici in tutto, allestire presso le officine milanesi di via Bersaglio 28 dirette da Guglielmo Ghioldi al quale erano dovute anche le realizzazioni delle automobili e motociclette FIAT, ecc. Ghioldi era pure fornitore di motori industriali e di motoriduttori alla Riva-Calzoni. Il programma di sviluppo futuro prevedeva un progressivo trasferimento dell'attività produttiva presso un'officina appositamente allestita in una sezione dei Cantieri Cosulich di Trieste, ma un certo ritardo dell'iniziativa, in coincidenza col primo annuncio della presentazione della Fiat 509, fu forse il fattore determinante della rinuncia a passare dalla parte di studio a quella della produzione di serie. La Sangiusto fabbrica automobili S.A. fu posta in liquidazione volontaria l'8 novembre 1926 e cancellata dal registro delle ditte il 14 luglio 1928 per definitiva liquidazione.
La serie contiene tutte le carte dell'impresa e ne testimoniano la gestione contabile e amministrativa della società, la gestione del personale, gli ordini dell'ufficio vendite e la progettazione del prodotto.
Presentata al Salone di Milano del 1924, la vetturetta proponeva molte innovazioni tecniche, per quel tempo di avanguardia. Fra queste, il telio a trave unica centrale, il motore a 4 cilindri raffreddato ad aria e sistemato posteriormente, la sospensione a 4 ruote indipendenti, il raffreddamento a circolazione d'aria forzata ottenuta mediante un turbo ventilatore comandato dal motore stesso.
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