Istituto italiano per la storia della tecnica
Istituto italiano per la storia della tecnica
L'Istituto Italiano per la Storia della Tecnica fu creato nel 1962 con sede presso il Museo con "lo scopo di promuovere e favorire in Italia le ricerche, lo studio e la conoscenza della storia della tecnica" (nota del Presidente Polvani, Milano 15 novembre 1966).
L'Istituto curò la riproduzione anastatica dell'opera "Gli automati" di Erone (1589, ripr. 1962) e de "Le Machine" di Giovanni Branca (1629, ripr. 1965); organizzò il Simposio internazionale per il 250° anniversario della nascita di Ruggero Boscovich e curò la pubblicazione dei relativi Atti (1962); promosse la pubblicazione in 4 volumi in collaborazione col Museo della Scienza dell'Inventaire des instruments scientifiques historiques conservés en Italie (1963). Creò una collana editoriale (i Quaderni dell'Istituto).
Col Contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche il consigliere Luigi Bulferetti condusse il progetto di reperimento e descrizione delle fonti di storia della tecnica in Italia. Il progetto coinvolse studiosi impegnati in diversi campi e diverse istituzioni (Politecnici, Istituti universitari, Scuole secondarie di indirizzo tecnico, industrie) che a vario titolo e livello coltivavano gli studi tecnici.
Tra il 1967 e il 1970 pubblicò "Le Machine", una rivista specializzata in storia della tecnica che uscì in pochi numeri.