Archivi online
L'archivio storico (675 mtl circa) comprende numerosi fondi provenienti da importanti istituzioni cittadine e nazionali (Comune di Milano, CNR, e altri soggetti), che consentono di indagare la storia dei rapporti intercorsi fra istituzioni culturali italiane ed estere e personalità della cultura, della scienza e della ricerca lungo tutto l'arco del Novecento.
Archivi del museo
Le partizioni dell'Archivio sono 10 grosse sezioni, che a loro volta presentano delle sottoarticolazioni:
1) Storia istituzionale e organi di gestione - Comprende la serie relativa ai Documenti d'istituzione del Museo e la documentazione prodotta dagli organi di gestione dell'ente: Presidente, Direzione, Consiglio d'Amministrazione, Giunta esecutiva, Collegio dei Revisori.
2) Attività istituzionali - Comprende le pubblicazioni, gli eventi, la rassegna stampa, le relazioni delle attività
3) Amministrazione - E' una delle sezioni più articolate; contiene materiali e documentazione relativi alla gestione economica (contabilità, esercizi finanziari, fornitori) e del personale, ai rapporti con i sindacati, alle cause e agli interventi sull'edificio museale.
4) Corrispondenza - È una delle sezioni più ricche di informazioni perché contiene la corrispondenza di Guido Ucelli e dei suoi collaboratori con i personaggi e le istituzioni pubbliche e private del tempo, le fondazioni culturali, i musei italiani ed esteri. Sono riconoscibili due serie: la prima risale agli anni precedenti alla fondazione del Museo (1953); l'altra, successiva a quegli anni, prosegue oltre la morte del fondatore arrivando a coprire gli anni della Presidenza Ogliari (anni '70).
L'individuazione delle due serie di corrispondenza si ricava dalla presenza di due sequenze alfabetiche distinte A-Z (con consistenze diverse) e da numerosi rimandi presenti nella serie più recente all'"archivio vecchio", e viceversa in quella più antica all'"archivio attuale". I rimandi sono stati segnalati e riportati nella rispettiva scheda unità.
E' stata individuata infine una terza serie, relativa ad anni più recenti, non trattata (se non per pochi casi) in questo intervento.
5) Biblioteca - Nata prima della fondazione del Museo, conserva la corrispondenza con le librerie italiane ed estere e con i fornitori. Alla fine degli anni '50 fu creata anche la Biblioteca dei ragazzi. La serie relativa all'Organizzazione interna comprende le stime dei lettori, i prestiti effettuati, le relazioni sull'attività, la catalogazione, le spese.
Interessante un piccolo nucleo relativo alla Rassegna permanente del libro e del periodico scientifici italiani, che si tenne al Museo a metà degli anni '60.
La parte dell'archivio della biblioteca relativo agli anni '80 e '90 non è stato oggetto di questo intervento.
6) Didattica - Riguarda principalmente l'attività di cinematografia didattica, completa di locandine pubblicitarie, registri di pagamento SIAE, registri di vendita biglietti, corrispondenza con case di produzione per acquisto e noleggio pellicole. Una parte di documentazione è relativa alla formazione degli insegnanti per l'istruzione classica e tecnica.
7) Allestimento sezioni museali - Ricca e consistente sezione, che comprende sia il materiale preparatorio per la costituzione delle sezioni espositive sia la documentazione relativa ai diversi allestimenti succedutisi nel tempo. Presenti numerosi materiali di contesto quali (cataloghi commerciali e/o di mostre, materiale bibliografico, libretti di istruzioni, etc.)
8) La sezione Storia delle collezioni raccoglie documentazione sulla storia degli oggetti (singoli o compresi in collezioni), informazioni sul periodo e sulla natura del loro ingresso al Museo. I materiali sono di diversa tipologia (atti di donazione, corrispondenza, elenchi e inventari di oggetti, convenzioni e accordi per depositi, contratti per prestito di oggetti, contratti assicurativi, etc.). Si articola nelle serie Donazioni, depositi, prestiti, inventari.
9) Mostre - La sezione comprende il materiale relativo all'attività espositiva del Museo, sia in Italia che all'estero. La documentazione (descrizioni di oggetti, didascalie, accordi per il trasporto, corrispondenza) è spesso accompagnata da materiale pubblicitario, articoli di giornale, comunicati stampa, inviti, etc., anche su diverso supporto. Presenti numerose fotografie e, in alcuni casi, anche diapositive. L'interesse per questa sezione documentaria è accresciuto dal fatto che le mostre organizzate dal Museo in sede o fuori spesso hanno consentito l'acquisizione di reperti o l'allestimento di intere sezioni espositive. Ad eccezione del nucleo più antico (1929-1964) in cui le mostre sono ordinate cronologicamente, le altre sono ordinate per nuclei tematici o per attività; è presente un nucleo piuttosto consistente relativo allo SPI (Salone Permanente delle Esposizioni), manifestazione ospitata dal Museo per parecchi anni.
10) Eventi - Sezione corposa che include le serie: Convegni e manifestazioni varie (a sua volta articolata in sottoserie ordinate cronologicamente, più alcuni nuclei tematici), Atti, Rassegna stampa, Celebrazioni, Premi, Concorsi, Eventi rimandati o annullati, Inviti. La sezione testimonia l'intensa attività del Museo non solo nella funzione di Palazzo dei Congressi ma anche come centro promotore di iniziative culturali in senso più ampio (corsi di formazione, esposizioni, proiezioni cinematografiche, concorsi). Comprende i convegni e le manifestazioni organizzate da enti esterni presso il Museo, e quelle promosse dal Museo in sede.
Le tipologie documentarie più frequenti sono le lettere di richiesta di uso degli spazi, le ricevute di pagamento al Comune di Milano della tassa per l'occupazione degli spazi, le quietanze di pagamento, le fatture, i programmi e i calendari delle attività; presenti anche lettere, relazioni, inviti, locandine.
Attualmente la documentazione, raccolta in faldoni di dimensioni 9x30x28 cm, è collocata in 21 scaffalature mobili (armadi compatti) in un locale condizionato; copre un'estensione di 400 mt. lineari circa, per un totale di oltre 2.000 pezzi.
Il supporto è cartaceo, in parte dattiloscritto e in parte manoscritto; presenti carte veline, anche colorate.
1) Musei europei 1884 - [1980]
2) Musei americani 1929 - 1976
3) Musei africani 1950 - 1961
4) Musei asiatici [1952] - 1959
5) Musei australiani 1940 - 1972
Tra i musei europei si contano 80 istituti italiani tra musei e gallerie. Particolare attenzione è dedicata al Deutsches Museum (15 unità), fratello maggiore del Museo scientifico milanese da cui lo separano 50 anni esatti. Tra i musei americani spiccano The Museum of Science and Industry di Chicago e The Smithsonian Institution di Washington.
Comprende la corrispondenza con il Governo, i Ministeri e le Istituzioni del tempo, nonché con importanti personalità del mondo politico e culturale dell'epoca (archeologi, professori universitari, etc.); le relazioni sullo stato di avanzamento dei lavori e sugli interventi di bonifica; i materiali relativi alle conferenze tenute dall'ing. Ucelli in Italia e all'estero.
Ente nazionale industrie turistiche, "Le lac de Nemi et les navires Romains", Roma 1930
G. Ucelli, "Il contributo dato dalla impresa di Nemi alla conoscenza della scienza e della tecnica di Roma", [Milano 1943]
G. Ucelli, "Per la ricostruzione del Museo delle navi romane del lago di Nemi", Milano 1948
G. Ucelli, "Le navi di Nemi", Roma 19502
G. Rabbeno, "Le conoscenze meccaniche dei Romani rivelate dalle navi di Nemi: discorso inaugurale del prof. Giorgio Rabbeno per l'anno accademico 1950-1951", Trieste 1950
G. Moretti, C. Caprino, "Il museo delle navi romane di Nemi", Roma 1957
Si individuano 4 serie:
1) Rassegna stampa 1926 - 1944
2) Corrispondenza 1927 - 1945
3) Documenti d'istituzione 1941 - 1943
4) Esposizioni [1930] - 1956
Nell'ultima serie, oltre alla documentazione pertinente alle esposizioni (Chicago 1933 e E 42), sono presenti i materiali preparatori per l'esposizione del primato italiano a Chicago.
Il nucleo centrale del materiale raccolto è formato dalla documentazione utilizzata per preparare la mostra delle eccellenze italiane da presentare alla Esposizione Universale di Chicago del 1933. Era stato lo stesso Mussolini ad ordinare al Consiglio Nazionale delle Ricerche la raccolta sistematica delle prove del contributo dato dall'Italia alla civiltà del mondo. Ogni cartella doveva comprendere per ogni scienziato italiano, antico o vivente, un ritratto, un autografo, una bibliografia, pubblicazioni e documenti: tutti materiali che troviamo nelle cartelle.
Accanto alle carte, si costituisce una collezione fatta da oggetti, modelli e riproduzioni al vero che rappresenta un contributo essenziale all'Esposizione.
Curatore del lavoro è il chimico Giulio Provenzal, già fondatore nel 1931 della Società Italiana di Storia della Chimica, poi presidente dell'Istituto Italiano di Storia della Chimica.
Al termine dell'Esposizione, cimeli e documenti tornano a Roma, presso il CNR, dove rimangono fino al 1950, quando vengono destinati al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Qui le cartelle vengono integrate fino agli anni Settanta con nuovi materiali mentre gli oggetti vanno a costituire un primo nucleo delle collezioni e dove sono conservati ancora oggi.
Nel 1970 presso l'Università di Genova nacque il Centro per lo studio della Storia della Tecnica ad opera del professor Luigi Bulferetti, che ebbe frequenti e numerosi contatti con l'Istituto Italiano per la Storia della Tecnica di Milano.
Serie documentarie:
Documenti d'istituzione 1961 - 1966
Consiglio direttivo 1961 - 1968
Soci 1962 - 1970
Corrispondenza 1965 - 1973
Pubblicazioni 1962 - 1969
Si articola nelle serie:
Pubblicazioni 1929 - 1969
Inventari scientifici 1947 - 1963
Conferenze 1946 - 1962
Congressi 1951 - 1964
Campagna dei musei 1956
Si segnala la presentazione del progetto consistente nel censimento internazionale dei materiali di interesse storico per la scienza e per la tecnica.
Presente molto materiale bibliografico, tra cui gli atti delle conferenze generali.
I testi sono in lingua inglese e francese
Il fondo comprende materiale bibliografico ripartito in tre nuclei:
- Convegni Nazionali dei Cavalieri del Lavoro (1955-1959)
- Convegni Nazionali per la Civiltà del Lavoro (1958-1963)
- Rendiconti e Quaderni (1960-1964)
Archivi aggregati
Il fondo è caratterizzato da una tipologia eterogenea di materiali: ne fanno parte infatti fotografie, manoscritti, disegni, articoli di giornali e riviste. Al Museo sono confluiti anche oggetti e cimeli originali.
I nuclei più antichi sono quelli compresi tra il 1872 e il 1896; è presente anche documentazione più recente risalente alla prima metà del '900.
Tra i documenti più interessanti si segnalano appunti e schizzi sui dirigibili, sugli elicotteri e sugli idroplani (con calcoli relativi), fotografie.
Per fornire un quadro più dettagliato, senza tuttavia soffermarsi alla descrizione del singolo documento, possiamo distinguere due diversi blocchi di materiale archivistico: Materiale originale inedito e Pubblicazioni varie di e su Cruto.
Carte interessanti: disegni delle lampadine, fotografie dello stabilimento di Alpignano, fine '800
cartelle 1-5
cartella 6 contiene disegni rinvenuti in tempi recenti negli uffici preposti alla conservazione degli oggetti
Presente anche una importante serie di fotografie che testimoniano la vivace attività espositiva e di promozione dell'Istituto.
La documentazione successiva alla scomparsa dell'Ing. Aurelio Beltrami comprende l'arco cronologico che vede la reggenza della Dott. Ing. Maria Bonfà, fino alla istituzione della Fondazione Aurelio Beltrami.
All'interno del fondo, è presente un nucleo autonomo di documenti prodotti da Franco Soresini, durante la sua carriera di professore e preside dell'Istituto.
Il fondo nel suo complesso conta 67 faldoni e pacchi contenenti registri con misure fuori standard, disegni tecnici e planimetrie.
Presente documentazione del sig. Castioni (corrispondenza, materiale raccolto: libri, fotocopie di articoli, riviste) fino a metà anni '80.
Presenti riviste, libri e materiale rilegato
L'archivio raccoglie la documentazione relativa alla vita e all'attività di Emma Vecla, attrice e cantante di operetta.
Emma Vecla, pseudonimo di Ernestine Louise Telmat, fu particolarmente attiva nel corso della sua vita in opere benefiche, filantropiche e di sostegno economico a istituzioni culturali milanesi. Nel 1962, grazie a una sua donazione, il Museo inaugurò la sezione dedicata agli strumenti musicali.